(ANSA) - LAMEZIA TERME, 04 GEN - "E' un peccato che
sull'omicidio di un uomo di punta della Polizia, come viene
sempre ricordato dai vertici dello Stato, e di mia madre, si sia
innescata una vicenda giudiziaria così contorta e difficile". Lo
ha detto all'ANSA Walter Aversa, uno dei tre figli
dell'ispettore della Polizia di Stato Salvatore Aversa, e della
moglie, Lucia Precenzano, di cui ricorre oggi il trentennale
dell'assassinio, avvenuto a Lamezia Terme.
"Un servitore delle istituzioni - ha aggiunto Walter Aversa -
avrebbe meritato una risposta più chiara e immediata da parte
degli apparati della sicurezza dello Stato. Cionondimeno, noi
familiari accettiamo con serenità l'epilogo giudiziario cui, in
maniera sia pure tardiva, si è giunti".
Per l'assassinio di Aversa e della moglie é stato condannato
definitivamente a 30 anni di reclusione nel 2010 Francesco
Giampà, ritenuto un boss della 'ndrangheta, e, rispettivamente,
a 10 e 8 anni i collaboratori di giustizia Stefano Speciale e
Giuseppe Chirico, pugliesi, già esponenti della Sacra corona
unita, autoaccusatisi dell'esecuzione materiale del duplice
omicidio.
Stamattina, su iniziativa della Questura di Catanzaro,
l'omicidio dell'ispettore Aversa e della moglie è stato
ricordato con una messa svoltasi nel Duomo di Lamezia Terme e la
deposizione di una corona di fiori alla base della lapide
collocata nel punto in cui avvenne il duplice assassinio. Erano
presenti i figli dei coniugi Aversa, Paolo e Giulia, insieme a
Walter; il Procuratore della Repubblica di Lamezia, Salvatore
Curcio; il sindaco, Paolo Mascaro, ed il vicario della Questura
di Catanzaro, Renato Panvino. (ANSA).
Omicidio coniugi Aversa:figlio, vicenda giudiziaria contorta
Iniziativa per trentennale assassinio ispettore polizia e moglie