(ANSA) - BOLOGNA, 30 DIC - Va in pensione Ignazio De
Francisci, procuratore generale di Bologna. In magistratura dal
1977, ha fatto parte dello storico pool antimafia con Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino e poi della Dda di Palermo. A Bologna
da cinque anni e mezzo, ha firmato l'avocazione delle indagini
sulla Strage del 2 agosto 1980 che hanno portato alla nuova
inchiesta sui mandanti dell'attentato e al processo attualmente
in corso a Paolo Bellini, accusato di essere un altro esecutore
materiale.
"E' stato un atto opportuno, non facile e finora non si è
dimostrata una scelta sballata, abbiamo avuto un minimo di
soddisfazione: non siamo andati alla ricerca di fantasmi e di
teoremi", ha detto De Francisci, salutando i giornalisti. Tra le
soddisfazioni del suo mandato, "c'è quella, attribuibile a tutto
il mio ufficio, di aver fatto comprimere i tempi in appello per
i reati sessuali. Abbiamo chiesto alla Corte di accelerare i
tempi. Per me bisogna fare delle scelte e i reati che riguardano
la violenza sulle donne devono essere al primo posto, insieme a
quelli di mafia".
De Francisci lascia un ufficio dimezzato: oltre a lui va in
pensione anche l'avvocato generale, Alberto Candi e i sostituti
da 11 in organico resteranno 5, guidati dalla procuratrice
generale reggente Lucia Musti. "Mi auguro - ha detto De
Francisci - che chi ha la competenza per provvedere provveda.
Non può rimanere scoperta una sede come Bologna, che ha la
competenza su tutta l'Emilia-Romagna, insieme alla Lombardia
cuore pulsante d'Italia". Con così poco organico "si rischia,
nei prossimi mesi, che non ci siano abbastanza sostituti pg da
mandare alle udienze". (ANSA).
Saluta pg De Francisci, ha riaperto le indagini sul 2 agosto
'Al primo posto i reati contro le donne e la mafia'