Cronaca

Manovra: Pd, se c'è la proroga sulle cartelle si riapre l'accordo sul Fisco

In arrivo fondi per i comuni in dissesto. L'emendamento riguarda, tra l'altro, Napoli, Palermo, Torino e Reggio Calabria

Redazione Ansa

"C'è un accordo complessivo sugli 8 miliardi per il taglio delle tasse, e prevede che le cartelle non si tocchino. È stata anche respinta la proposta del premier Draghi, che al Pd andava bene, sulla trattenuta Irpef sopra i 75mila euro. Se quell'accordo verrà riaperto, verrà riaperto su tutto. E il Pd vedrà cosa fare con subemendamenti all'emendamento del governo che dovrebbe arrivare domani".Così Alan Ferrari, vicecapogruppo del Pd in Senato,in una pausa delle riunioni di maggioranza sulla manovra, facendo riferimento alla possibilità caldeggiata da FI di una dilazione dei pagamenti per le cartelle notificate dal primo gennaio 2022

Napoli, Palermo, Torino e Reggio Calabria: a questi comuni in particolare è indirizzata una norma a cui sta lavorando il governo con misure per le città metropolitane in pre-dissesto, da inserire in un emendamento ad hoc alla legge di Bilancio. A quanto si apprende la norma, in sintesi, prevede che lo Stato dia alle città metropolitane in difficoltà un contributo straordinario pluriennale, chiedendo in cambio impegni su fiscalità, riscossione, patrimonio e personale.

Il governo ha depositato un emendamento alla legge di Bilancio del ministero della Giustizia per la stabilizzazione dei magistrati onorari, come anticipato dal Sole 24 Ore. Obiettivo dichiarato "dare una risposta alle sollecitazioni provenienti dalla Commissione europea", che ha avviato nei confronti dell'Italia la procedura di infrazione contestando che l'attuale disciplina sulle toghe onorarie non sarebbe conforme ad alcune direttive della Ue.

"Permettetemi di svelenire un po' il clima che si è respirato in questi giorni: proclamare uno sciopero generale non è proclamare la terza guerra mondiale, ma utilizzare un diritto riconosciuto dalla Costituzione". Lo ha sottolineato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, intervenendo da remoto a un incontro della Uil Trasporti a Trieste. "Ricordo - ha aggiunto - che chi viene in piazza rinuncia alla sua giornata di lavoro: bisogna avere rispetto per i lavoratori e le lavoratrici prima che per le sigle sindacali. Lavoreremo in queste ore, nell'ultimo giorno che ci rimane, per far sì che la partecipazione allo sciopero e alle manifestazioni sia quanto più vasta possibile". Ricordando le ragioni della protesta, Bombardieri ha insistito che "non vediamo delle risposte in questo paese". Inoltre c'è "un disagio", emerso durante manifestazioni e assemblee sui territori, "che ci è stato chiesto di rappresentare". E sulla riforma fiscale: "Nessuno vuole fare Robin Hood ma nemmeno subire il contrario: se questo è un primo passo della riforma fiscale, che deve ridisegnare le aliquote, bisogna cominciare dalle fasce più basse". Bombardieri ha poi puntualizzato che con la proclamazione dello sciopero "il Paese è stato costretto a interrogarsi se le scelte del Governo rappresentassero chi sta in difficoltà". Inoltre "l'incontro sulle pensioni convocato per lunedì da Draghi ci dà ragione che ci sia voglia di parlare di futuro". Il 16 ha quindi concluso "è una tappa importante", "per provare a creare un Paese diverso. E' necessario e opportuno" farlo.

 

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