(ANSA) - PESCARA, 12 OTT - Ci sarebbe un batterio
termoresistente, il Clostridium perfringens, all'origine dei
casi di infezione gastrointestinale registrati a San Valentino
in Abruzzo Citeriore e nelle zone limitrofe. E' emerso dalle
prime analisi per la verifica della qualità dell'acqua, secondo
quanto riferito dal sindaco Antonio D'Angelo, informato
telefonicamente dalla Asl di Pescara. Intanto i casi di
gastroenteriti sono saliti a circa 250, considerando anche una
ventina di episodi nella vicina Scafa (Pescara). Solo a San
Valentino è stato interessato più del 10% della popolazione, con
sintomi quali dissenteria, vomito e febbre.
Il Comune, trattandosi di un batterio che resiste alle alte
temperature, sta predisponendo un'ordinanza con cui si vieta
qualsiasi utilizzo dell'acqua a scopo alimentare, anche se in
precedenza bollita. Il provvedimento verrà firmato non appena
dalla Asl arriverà la comunicazione ufficiale relativa agli
esiti degli accertamenti.
"Siamo comunque in attesa - fa sapere il Comune - dei
risultati microbiologici e delle coproculture (raccolta feci)
effettuati su pazienti sintomatici, a campione, nella giornata
di ieri. I test di coprocoltura sono stati concordati con la Asl
ed effettuati gratuitamente".
L'acquedotto in questione è gestito direttamente dal Comune
di San Valentino, che ora si sta occupando, attraverso la
Protezione civile, di garantire la fornitura idrica con le
autobotti. (ANSA).
Centinaia gastriti in paese Abruzzo, c'è batterio nell'acqua
Casi salgono a 250. Arrivati i primi risultati delle analisi