Cronaca

Mottarone, l'11 ottobre la rimozione della cabina e spunta un nuovo testimone

Si tratta di un ex dipendente della funivia

Sopralluogo degli ispettori della commissione d'inchiesta sul luogo dell'incidente della funivia del Mottarone a Stresa

Redazione Ansa

Prenderanno il via l'11 ottobre le operazioni di rimozione della cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitata il 23 maggio scorso, causando la morte di 14 persone e il ferimento di un bimbo di 5 anni, Eitan, l'unico sopravvissuto. I resti della cabina saranno rimossi con un elicottero dei vigili del fuoco. La data dell'intervento è stata decisa in tribunale a Verbania, nel corso di una riunione con i consulenti delle parti in causa. Per sollevare la cabina saranno tagliati 80-100 alberi onde consentire all'elicottero di operare in sicurezza.

E c'e' un nuovo testimone nell'inchiesta sulla sciagura del Mottarone. Si tratta, secondo quanto si è appreso di un ex dipendente della funivia che lo scorso 7 giugno si è presentato spontaneamente agli inquirenti riferendo che già in passato aveva parlato di alcune "situazioni" sul funzionamento dell'impianto. Per corroborare il suo racconto, l'uomo aveva consegnato il file audio di una conversazione con due colleghi (uno dei quali è Gabriele Tadini, caposervizio, oggi l'unico indagato agli arresti domiciliari) risalente al 2019.

Oggi, nel corso dell'udienza davanti al Tribunale del riesame, il pm Olimpia Bossi, con una mossa a sorpresa, ne ha depositata una riproduzione su cd. I difensori hanno chiesto di poter ascoltare il file nella sua interezza anche perché, sempre secondo quanto si è appreso, non è stata fatta una trascrizione completa del colloquio: esistono solo alcuni stralci contenuti in un brogliaccio messo a punto della polizia giudiziaria. I giudici si sono detti d'accordo e hanno aggiornato l'udienza a domani. 

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