Africa

Tunisia: Saied rafforza i poteri della presidenza

Con serie decreti, capo stato si avoca potere esecutivo

Il presidente della Tunisia, Kais Saied

Redazione Ansa

TUNISI - Il presidente tunisino Kais Saied ha adottato misure eccezionali che rafforzano il potere presidenziale a scapito del governo e del parlamento, che di fatto sostituirà legiferando per decreto. Tali disposizioni, che tendono a virare il sistema di governo ibrido previsto dalla Costituzione del 2014 verso un regime presidenziale, sono state oggetto di una serie di decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

"I testi legislativi saranno promulgati sotto forma di decreti firmati dal Presidente della Repubblica", recita uno degli articoli. Un altro articolo afferma che "il presidente esercita il potere esecutivo con l'aiuto di un consiglio dei ministri presieduto da un capo di governo". "Il presidente della Repubblica presiede il Consiglio dei ministri e può dare mandato al capo del governo di sostituirlo", si legge in un un altro articolo. Nel sistema inizialmente in vigore, la maggior parte del potere esecutivo era nelle mani del governo e le misure annunciate da Saied fanno chiaramente pendere l'ago della bilancia sulla presidenza.

Il 25 luglio scorso Saied ha assunto di fatto pieni poteri licenziando il premier e sospendendo il Parlamento. Il 24 agosto ha poi prorogato queste misure "fino a nuovo avviso". Molti tunisini accolsero con entusiasmo queste misure perché esasperati dalla loro classe politica e affermando di aspettarsi forti azioni contro la corruzione e l'impunità in un Paese in gravi difficoltà sociali ed economiche. Ma oppositori, partiti, magistrati e avvocati hanno fin da subito affermato di temere una "deriva autoritaria". Saied ha annunciato oggi, sempre per decreto, la prosecuzione della sospensione del continuo congelamento del Parlamento e la promulgazione di "misure eccezionali" per "l'esercizio del potere legislativo" e "l'esercizio del potere esecutivo", che sono oggetto di due capitoli della Costituzione ora sospesi di fatto.

Per sottolineare la natura transitoria di tali decisioni, il decreto presidenziale aggiunge che Saied "si impegna a predisporre le bozze di emendamento relative alle riforme politiche con l'assistenza di una commissione che sarà organizzata con decreto presidenziale". Lunedì scorso, da Sidi Bouzid, culla della rivoluzione tunisina del 2011, il presidente Saied ha annunciato il mantenimento delle misure eccezionali del 25 luglio e la prossima nomina di un nuovo capo di governo "ma sulla base di misure transitorie rispondenti alla volontà popolare". Il "decreto presidenziale" pubblicato dalla presidenza indica "il proseguimento della sospensione di tutti i poteri della Camera dei rappresentanti, della revoca dell'immunità parlamentare a tutti i suoi membri e la fine dei privilegi concessi al presidente della Camera dei rappresentanti, dei rappresentanti e suoi membri».

Il 12 settembre scorso Saied aveva parlato di una riforma della Costituzione del 2014, che secondo lui disegna un ibrido instabile tra regime parlamentare e regime presidenziale, precisando che "le Costituzioni non sono eterne" e si possono modificare sulla base del concetto della volontà-sovranità popolare.

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