Cronaca

Cannabis: comitato referendum, raccolte 492 mila firme

Bonino: 'Da partiti progressisti silenzio imbarazzato'

Nell'immagine d'archivio, alcune piantine di Cannabis

Redazione Ansa

 "Oggi siamo a 491.933 firme, siamo a un soffio dal raggiungimento delle 500 mila firme, una soglia psicologica e politica molto importante. Ma non c'è ancora la certezza di aver concluso la raccolta firme". Lo ha detto Marco Perduca del comitato promotore del Referendum Cannabis, in una conferenza stampa on line, comunicando il numero di firme raccolta finora. "La raccolta firme continua - ha aggiunto Perduca - Si può firmare, oltre che ai gazebo, sul sito referendumcannabis.it. Abbiamo iniziato sabato 11 settembre: il primo giorno abbiamo raccolto 76.296 firme". Il Referendum, è stato ricordato, è promosso dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone e dai partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani. 

Bonino: 'Da partiti progressisti silenzio imbarazzato' - "C'è poi l'imbarazzo dei grandi partiti progressisti, che ancora non ho capito dove si collocano. Per adesso c'è un silenzio scomodo, imbarazzato, me lo aspettavo. Da 30 anni per loro non è la priorità, non è il momento giusto o non è il modo giusto". Lo ha detto Emma Bonino, alla conferenza stampa del comitato promotore del Referendum Cannabis Legale. "In generale, i partiti prima hanno cercato di insabbiare, e ci sono riusciti - ha aggiunto - e adesso mostrano insofferenza, o diffondono fake news, come quella che se si comincia con la cannabis e si arriva all'eroina. Commenti che non hanno senso, ma che sentiremo ripetere ancora". Bonino ha anche ricordato una iniziativa del 1976, "una conferenza stampa allestita con piante di cannabis e con me, Marco e altri che ci passavamo uno spinello. Io non ho mai toccato uno spinello...".

 Magi: 'Obiettivo andare oltre le 500 mila firme' - "Il risultato deve essere messo in sicurezza, superando abbondantemente le 500 mila firme". Lo ha detto il deputato di Più Europa, Riccardo Magi, alla conferenza stampa del comitato promotore del Referendum Cannabis Legale, che ha già raccolto quasi 492 mila firme. Poi, parlando del dibattito che si è aperto sulla possibilità della firma digitale per i referendum, "denota una certa disonestà - ha detto Magi - Negli ultimi 10 anni sulla legalizzazione della cannabis, come sull'eutanasia o sulla separazione delle carriere dei magistrati, sono state depositate in Parlamento leggi di iniziativa popolare rimaste nei cassetti per volontà dei principali partiti. Questo è lo squilibrio a cui si deve porre rimedio, sennò l'intervento è solo a tutela dell'immobilismo".

   

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