Cronaca

Ruby ter: perizia non si fa più, da fissare nuova udienza

Berlusconi: 'Il processo vada avanti senza di me'

Redazione Ansa

La perizia medico legale sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, che era stata già disposta e non era ancora iniziata, non si farà più. Con la dichiarazione dell'ex premier, il quale ha detto ai giudici di andare avanti col processo in sua assenza, sono venuti meno, infatti, i presupposti per i quali i giudici della settima penale l'avevano decisa, ossia il legittimo impedimento presentato l'8 settembre. Ora il collegio dovrà fissare una nuova udienza 'ravvicinata' per andare avanti col dibattimento al posto di quella 'lontana' del 17 novembre in cui si sarebbe dovuto discutere sulla perizia, dopo il deposito.

Per Silvio Berlusconi la decisione dei giudici di Milano del caso Ruby ter di sottoporlo a una 'illimitata perizia psichiatrica è lesiva della mia storia e della mia onorabilità', oltre che un 'evidente pregiudizio nei miei confronti'. Lo scrive l'ex premier in una dichiarazione depositata al presidente del collegio. 'Non posso accettare questa decisione. Si proceda dunque in mia assenza alla celebrazione di un processo che ritengo ingiusto'.

La "Procura nel corso dell'udienza dell'8 settembre, con toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendere" le conclusioni delle relazioni mediche della difesa, che nell'udienza di fine maggio avevano portato a un lungo rinvio del processo, e "di procedere oltre". Lo scrive Silvio Berlusconi nella dichiarazione ai giudici del caso Ruby ter. Per l'ex premier la decisione di sottoporlo non solo a una perizia "cardiologica", ma anche "psichiatrica", è "al di fuori di ogni logica" e "del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente". 

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