(ANSA) - MILANO, 09 SET - Sul balcone dell'appartamento al
15esimo piano, da cui è ormai certo che sia scaturito il maxi
rogo che ha distrutto la Torre dei Moro a Milano, erano presenti
sacchi con dentro dei rifiuti. Lo hanno spiegato il proprietario
dell'abitazione e suo figlio, che viveva lì ma era fuori Milano
da giugno, ascoltati di nuovo dagli inquirenti in presenza, dopo
le prime audizioni in videoconferenza. Stando alle analisi dei
vigili del fuoco, coordinati dall'aggiunto Tiziana Siciliano e
dal pm Marina Petruzzella, l'incendio si è originato per "causa
accidentale" partendo probabilmente proprio da quei rifiuti sul
balcone.
Da quanto si è saputo, l'anziano proprietario dell'abitazione
è un ingegnere esperto di sistemi antincendio, che si era
occupato, tra l'altro, delle porte antincendio dell'edificio.
Nei verbali resi, stavolta non collegati da remoto, il
proprietario e il figlio hanno riferito, come avevano già detto,
che la corrente elettrica era stata staccata (circostanza
confermata dall'analisi sui consumi). E poi che su quel balcone
c'erano sacchi con rifiuti o altri oggetti, come materiale
plastico. E potrebbero essere stati proprio quelli a prendere
fuoco per una causa accidentale come, è una delle ipotesi,
l'effetto "lente", ossia una bottiglia di vetro che riflette i
raggi solari e incendia un oggetto. (ANSA).
Incendio a Milano, 'sul balcone c'erano sacchi con rifiuti'
Lo hanno detto i proprietari sentiti dai pm. Rogo 'accidentale'