Cronaca

Zahra è arrivata in Italia: 'Proteggete le mie amiche'

'Non dimenticateci, io non conto nulla sono solo una e sono qui per aiutarvi ad aiutare gli altri'

Zahra Ahmadi nella foto pubblicata su Facebook dal Ministero degli Esteri

Redazione Ansa

"Zahra mi ha ripetuto mille vote grazie ed io lo dico a quanti ci sono stati vicino, a tutti. Poi Zahra mi ha parlato delle sue amiche e mi ha supplicato di proteggerle. Mi ha detto che è stanca ma felice e alla fine mi ha detto di dirvi: non dimenticateci, io non conto nulla sono solo una e sono qui per aiutarvi ad aiutare gli altri". Lo afferma Ahamed Ahmadi, fratello di Zahra appena giunta in Italia dall'Afghanistan in fuga dai talebani. "Sono in aeroporto e sto in questo momento con lei! Non posso trattenermi tanto".

In attesa della sorella aveva detto: "Da una parte sono felice, dall'altro sono triste perché Zahra è una sola e, così come lei, ci sono 16 milioni di donne. Se poi aggiungiamo anche i bambini, il numero raddoppia".

"C'è una totale disperazione in Afghanistan. Oltre a donne e bambini ci sono tanti altri uomini che soffrono. Questo giorno, che coincide con l'arrivo di mia sorella, dovrebbe essere un giorno speciale per me ma non è così: una parte di me sta ballando, l'altra è in lutto".

La voce a tratti rotta dall'emozione, gli occhiali da sole che cercano di coprire gli occhi lucidi, Ahmed, attorniato dalle troupe televisive presenti all'aeroporto di Fiumicino per l'arrivo del volo dell'Aeronautica Militare con a bordo 202 evacuati dall'Afghanistan, tra cui collaboratori e loro familiari ma anche i componenti della Fondazione Veronesi.

"Sono molto felice - aggiunge l'uomo - di quello che ha fatto il Governo italiano per me. Ringrazio il ministro Guerini e tutto lo staff italiano lì a Kabul dove la situazione è grave. È stato fatto tutto il possibile - ha aggiunto - ma non c'è solo Zahra. Abbiamo il dovere di aiutare anche gli altri". 

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