Cronaca

Incendi: bruciano la Sicilia e la Sardegna. Cingolani: 'Il 57% sono dolosi'

Il ministro della Transizione ecologica in un'informativa sugli incendi. 'Tra il 24 e il 26 luglio ci sono state 800 persone evacuate. Il 57,4% degli incendi sono dolosi, il 70% sono colpa nostra'

Redazione Ansa

 "In Sardegna tra 24 e il 26 luglio ci sono state 800 persone evacuate. L'area bruciata, ad una prima stima, è di oltre 10mila ettari. Quindi è stato un evento catastrofico". Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in Aula alla Camera nell'informativa urgente sull'emergenza incendi. 

 "Il 57,4% degli incendi sono dolosi, dove si vedono punti di innesco, e hanno effetti devastanti. Il 13,7% non è intenzionale, e quindi sono colposi per mancanza di cultura. Siamo già oltre il 70% di incendi che è responsabilità nostra e che incide su un sistema predisposto" dal punto di vista climatico; "meno del 2% sono di origine naturale". Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in Aula alla Camera nell'informativa sugli incendi. "Siamo più vulnerabili - osserva - e poi c'è un problema di manutenzione e di cultura. La manutenzione è fondamentale".

Dopo una notte di lavoro per le squadre dei Vigili del fuoco a causa dei numerosi incendi boschivi nelle province di Palermo e Messina, e in quelle calabresi di Reggio Calabria e Cosenza, dall'alba 8 Canadair sono in volo per spegnere vari roghi. I velivoli sono in azione a Castel di Lucio (Messina), Geraci, Gangi e Scillato (Palermo), dove alcune stalle sono state attaccate dalle fiamme e diverse case sono state evacuate; Bagaladi (Reggio Calabria) e Longobucco (Cosenza).

In Sicilia si estende il fronte degli incendi che da ieri divampano in una zona molto estesa tra le Madonie e i Nebrodi. Le due grandi aree boschive, che sono un patrimonio naturalistico protetto, sono ormai unite dal fuoco. I primi roghi hanno assediato Gangi e da qui il fuoco ha preso nella notte due direzioni: una verso San Mauro Castelverde, e da qui verso Collesano e Lascari, e un'altra verso Geraci Siculo. Malgrado gli interventi massicci dei canadair, ancora impegnati con i vigili del fuoco e le squadre della Forestale e della Protezione civile, le fiamme spinte dal vento di scirocco sono arrivate a Pettineo e a Castel di Lucio e nelle campagne di Mistretta, sui Nebrodi. Ora puntano verso Tusa. Le zone devastate abbracciano tre province: Palermo, Enna e Messina. Particolarmente drammatica è la situazione di Castel di Lucio. Il fuoco ha attaccato il costone che sovrasta il paese, aziende zootecniche e abitazioni. Numerose case sono state evacuate. In tutta l'area interessata dagli incendi si è formata una densa coltre di fumo visibile fino a Capo d'Orlando che rende più problematici gli interventi dei canadair
   

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