Cronaca

Come e quanto si parla dell'obbligo della mascherina sui social

Prevale un sentiment negativo e hashtag di segno critico

L'analisi di DataMediaHub e Ansa sul tema mascherine sui social

Redazione Ansa

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che da lunedì 28 giugno non sarà più obbligatorio indossare all’aperto le mascherine tranne quando non si può rispettare il distanziamento o si configurino assembramenti

ANSA e DataMediaHub hanno analizzato le conversazioni online (social + news online + blog e forum) nell’ultima settimana per capire la rilevanza della questione e l’orientamento degli italiani al riguardo.

Dal 16 giugno alla mezzanotte del 22 vi sono state poco meno di 49mila citazioni online della parola "mascherine", da parte di quasi 9mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (like + reaction + commenti e condivisioni) più di 328mila persone. Numeri non particolarmente elevati in confronto ad altri argomenti che invece hanno infiammato di più gli utenti.

Volumi che però hanno comunque generato una portata potenziale (“opportunity to be seen”) non trascurabile, pari a quasi 73 miliardi di impression, che stimiamo aver generato una portata effettiva di oltre 3,6 miliardi di impression, di esposizione a contenuti relativi alle mascherine, al lordo delle duplicazioni, grazie naturalmente all’ampia copertura mediatica della questione.

E' stata rilevata una netta prevalenza di sentiment negativo. Di emozioni e sensazioni negative nelle conversazioni online sul tema. Non a caso uno degli hashtag maggiormente associati è #DittaturaSanitaria con una vasta serie di esternazioni rispetto al fatto che le mascherine sarebbero inutili. Teoria senza fondamento ma che ha riscosso una certa popolarità.

Tra chi è stato coinvolto nelle discussioni online sulle mascherine vi è una netta prevalenza di uomini, mentre la fascia di età maggiormente rappresentata è quella dei 25-34enni.

La word cloud nell’infografica mostra i termini più associati alle conversazioni online sulle mascherine. Oltre ai nomi di alcuni leader di partito e quelli del Premier Mario Draghi e del ministro Roberto Speranza, spiccano argomenti come lo scenario epidemiologico e la campagna vaccinale, ma anche protezione individuale e buon senso. Pure la possibile proroga dello stato di emergenza è un altro argomento che scalda gli animi.

Insomma, anche vista dai social è un’Italia molto divisa quella che si affaccia a questa estate di nuove libertà.

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