Economia

Il Lazio soffre il Covid ma ora il rimbalzo

Il crollo del turismo colpisce l'occupazione VIDEO

Redazione Ansa

La presentazione del rapporto di Bankitalia sull'economia del Lazio

IL VIDEO

 

La forte presenza del settore pubblico e il blocco dei licenziamenti, oltre a un'incidenza del Covid non forte come altre regioni, ha aiutato l'economia del Lazio nella crisi pandemica che però ha sofferto molto per la debacle del turismo, specie straniero. Le conseguenze sono state gravi sull'occupazione, le famiglie e le aziende, spesso piccole e piccolissime che formano parte del tessuto imprenditoriale locale ma ora il clima generale è quello di "una forte ripresa", agevolata dai vaccini, la riapertura delle frontiere e il ritorno dei turisti che già in queste settimane tornano a riaffacciarsi nelle strade della Capitale. Il rapporto della Banca d'Italia dedicato all'economia regionale certifica per il 2020 un crollo del pil dell'8,4% in linea con il dato italiano ma sottolinea anche un aumento significativo delle richieste di pensioni e redditi di cittadinanza e una caduta dell'occupazione di contratti a tempo determinato e degli autonomi mentre ci sono 277mila giovani che non lavorano nè studiano sui 3 milioni a livello nazionale. Il comparto alberghiero e della ristorazione e i servizi, molto forti in regione, hanno pagato lo scotto più pesante visto che il turismo culturale è quello che ha subito i danni peggiori e si è asciugato il flusso di turisti stranieri, specie extra Ue. E così se le moratorie sul credito hanno 'congelato' gli effetti sui bilanci bancari, si nota un aumento deciso dei crediti più a rischio che in prospettiva potrebbero non essere ripagati. Molti fanno riferimento ad aziende che hanno visto crollare i ricavi o in settori mandati fuori mercato dalla crisi anche perchè il Lazio non può contare (tranne lodevoli eccezioni) su molte di quelle filiere inserite nei processi produttivi e vocate all'export.

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