Cronaca

Mottarone: zio Mattia: 'Fa schifo pensare che siano morti per soldi'

'Si sono rimangiati la promessa dei funerali di Stato, unica vicinanza sincera dall'Arma dei Carabinieri'

Ispezione dei Carabinieri e del Soccorso alpino alla cabina della funivia Stresa-Mottarone

Redazione Ansa

"Ci hanno detto che si sarebbero fatti i funerali di Stato e che avrebbero pensato a tutto loro, poi si sono rimangiati tutto, negandosi al telefono. Sono amareggiato per me e per i miei nipoti e voglio smascherare a nome di tutte le vittime queste promesse da marinaio fatte dalla politica". Sono le parole all'ANSA di Corrado Guzzetti, zio di Mattia ed Angelica, figli di Vittorio Zurloni, il 55enne di Vedano Olona (Varese) morto nella tragedia del Mottarone insieme alla compagna Elisabetta Persanini e al figlio Mattia.

"Dopo aver avuto i suoi genitori ammazzati proprio per un discorso di maledetti soldi, prima ci dicono che penseranno ai funerali e poi se lo rimangiano", ha proseguito Guzzetti, pensando alla nipote Angelica che si trova ad affrontare dolore e oneri di una morte drammatica, quella del padre Vittorio Zorloni, della sua compagna Elisabetta Persanini e del fratellastro Mattia, deceduti nella funivia precipitata a Stresa. "Dove sono gli aiuti? Delle belle parole dette per tenerci buoni non ce ne facciamo niente", ha aggiunto, spiegando che "l'unica vicinanza sincera è stata quella dell'Arma dei Carabinieri, soprattutto di Stresa e Verbania. Il resto è la solita politica scaricabarile". 

"Fa schifo pensare che siano morti per i soldi, sempre i soldi stanno dietro a tutto" ha detto Corrado Guzzetti, commentando la notizia dei tre fermi per il disastro del Mottarone definito dalla Procura conseguenza di una scelta deliberata.

 

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