Cronaca

Bonaccini a Garavaglia: 'Dica no all'idea di isole Covid Free'. Sui vaccini: 'Accelerare sulla produzione in Italia'

Il presidente dell'Emilia Romagna: 'Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre'

Redazione Ansa

"Mi auguro che il ministro del turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di 'isole covid free'. Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre". E' il messaggio lanciato dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Bonaccini, su Facebook al ministro del Turismo. "Piuttosto il governo si dia da fare perché arrivino più dosi possibili per vaccinare nel più breve tempo possibile e lavori per il passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo", aggiunge Bonaccini.

Vaccini: Bonaccini, accelerare sulla produzione in Italia
Seguire esempio inglese. L'Europa faccia rispettare i contratti
Bisogna seguire "la lezione inglese e vaccinare l'intera popolazione nel più breve tempo possibile. Preoccupato? Come non esserlo, dopo mesi di ritardi e tagli? Adesso però basta. Le 50 milioni di dosi entro giugno e le 80 nel terzo trimestre devono essere garantite, per vaccinare tutti gli italiani entro la fine dell'estate". Così il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini sul Corriere della sera, dove dice che "non possiamo continuare a dipendere da forniture estere, rendiamoci indipendenti accelerando sulla produzione in Italia". Per il governatore, "il problema non è l'organizzazione, è che mancano le dosi. Le multinazionali non hanno rispettato i contratti e trovo vergognoso che AstraZeneca tagli ancora la fornitura. Non so cosa debba ancora accadere perché l'Ue prenda provvedimenti durissimi. Stiamo parlando della vita delle persone. L'Europa - insiste Bonaccini - deve far rispettare i contratti e reperire quanti più vaccini possibile fra quelli autorizzati. Dobbiamo vaccinare adesso e dovremo farlo nei prossimi anni, quando probabilmente servirà fare i richiami". Sulle riaperture è "bene non illudere nessuno, ma bisogna preparare un piano. Dove la curva scende sotto le soglie di rischio, i reparti si liberano e le vaccinazioni proseguono rapide - rileva Bonaccini -, bisogna creare le condizioni per possibili riaperture in sicurezza».

Leggi l'articolo completo su ANSA.it