Cronaca

Mise: 'Produrre vaccini in Italia dall'autunno'

Venerdì incontro Governo-Regioni. Bonaccini: a Figliuolo chiediamo la svolta

Redazione Ansa

Un incontro si è svolto al Mise sulla possibilità di produrre vaccini anti-Covid in Italia: è stata verificata la disponibilità di alcune aziende a produrre i bulk, ossia il principio attivo e gli altri componenti del vaccino anti Covid, perché già dotate, o in grado di farlo a breve, dei necessari bioreattori e fermentatori. La produzione potrà avvenire a conclusione dell'iter autorizzativo da parte delle autorità competenti, in un tempo stimato di 4/6 mesi. Nell'incontro è stato appurato che ci sono le condizioni immediate per avviare la fase dell'infialamento e finitura. Lo si legge nella nota del Mise. Grazie all'eccellenza produttiva dell'Italia, infatti - si spiega - sono già pronte a partire molte aziende. E' stato dato mandato dal ministro ai diversi rappresentanti presenti competenti - si aggiunge - di procedere all'individuazione di contoterzisti in grado di produrre vaccini entro autunno del 2021.

"Si è deciso infine di mantenere il massimo riserbo sulle aziende che saranno coinvolte nel processo di verifica in corso", si legge nella nota del Mise diffusa al termine della riunione.

Intanto uno studio mette a punto un algoritmo che individua per nome chi ha priorità.

Gelmini, venerdì Governo-Regioni-Curcio-Figliuolo - "Venerdì è già in programma un incontro tra governo e Regioni sul tema vaccini, al quale prenderanno parte anche il nuovo capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il nuovo Commissario straordinario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo". Lo ha detto la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini in audizione alla Commissione parlamentare per le questioni regionali a Palazzo San Macuto a Roma.

"Abbiamo lavorato molto correttamente con Arcuri e lo ringrazio. Credo che venerdì incontreremo il neocommissario, il generale Figliuolo. L'auspicio di tutti è che nel Paese e di conseguenza anche in Emilia-Romagna arrivino molti più vaccini di quelli di prima e una svolta nelle forniture". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, rispondendo ad una domanda sul cambio della struttura commissariale. "Noi organizziamo la fornitura. Ma acquisti e approvvigionamento dipendono dal governo centrale". Bonaccini ha definito "frustrante" aver l'organizzazione per vaccinare ma non poterlo fare per le poche dosi.

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