(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Dopo oltre due anni è stata
proclamata la vittoria dei sì al referendum consultivo per la
messa a bando del trasporto pubblico locale di Roma, ora gestito
dalla municipalizzata Atac. Sin da subito era stato evidente che
la grande maggioranza dei romani che avevano partecipato al voto
si era espressa favorevolmente, ma a recarsi alle urne era stato
'solo' il 16% circa degli aventi diritto: molti meno rispetto al
quorum fissato dal Comune al 33,3%. Ora, dopo il ricorso dei
Radicali che avevano promosso l'iniziativa e due sentenze del
Tar sulla vicenda, il Campidoglio ha dovuto, invece, prendere
atto dei risultati "favorevoli" al referendum dei Radicali.
"La vittoria del sì deve passare in Aula entro 30 giorni
dalla proclamazione - spiega ora il segretario di Radicali Roma
Leone Barilli -. L'Assemblea dovrà discutere nel merito il
risultato del referendum motivando pubblicamente l'eventuale non
accoglimento dell' indirizzo politico espresso dalla comunità
cittadina. Così come recita lo statuto".
La posizione del Campidoglio, che ha puntato (tramite il
difficile percorso del concordato preventivo) sul risanamento di
Atac, resta contraria alla messa a bando dei trasporti locali.
"Abbiamo sempre dichiarato apertamente la nostra volontà
politica: mantenere Atac pubblica - afferma il vicesindaco e
responsabile dei trasporti Pietro Calabrese - Abbiamo lottato
per non svendere l'azienda al miglior offerente. Continueremo a
lavorare per rendere Atac una società sana ed efficiente. Gli
altri partiti dicano chiaramente se vogliono o meno Atac
pubblica. È il momento di gettare la maschera". (ANSA).
Atac:vittoria del sì a referendum Radicali, ora in Aula
In ballo gara per trasporti Roma,proclamazione dopo sentenze Tar