Cultura

Io volevo sognare più forte, il nuovo album di Edoardo De Angelis

Cinquant'anni di attività per il cantautore romano

Redazione Ansa

Il cantautore romano Edoardo De Angelis festeggia il cinquantesimo anno di attività con un nuovo album, che segna un passaggio di diversità nella continuità delle sue canzoni. Le tematiche sono in parte quelle di sempre, ma approfondite: la difesa dei diritti (L’apertura della caccia), l’attenzione verso i più fragili (Lettera dall’inferno, Il lupo non verrà), il confine tra sogno e realtà (L’orso e la stella), la cura dei sentimenti (Nel mio cuore, Cuore selvatico), la posizione dell’uomo nel mondo e nella storia (Il dolore del mondo).

Dall'inizio degli anni settanta, epoca d'oro del Folkstudio e del cantautorato italiano, Edoardo De Angelis ha scritto per sé e per altri, prodotto astri nascenti che si sarebbero poi affermati (come Francesco De Gregori) e altri nel pieno della maturità artistica (l'indimenticabile Sergio Endrigo), credendo fortemente nella diffusione dello scrivere e interpretare la canzone come strumento principe della narrazione. Di questo suo amore per la canzone come forma d'arte, De Angelis ha fatto una ragione di vita e di lavoro. Più di venti album, in quasi mezzo secolo di attività, e infinite collaborazioni, da Mina a Tosca e Paola Turci, da Albertazzi, Camilleri, Paolini, Marcorè, a De André, Battiato, Dalla e moltissimi altri. Tra i suoi impegni sociali spicca quello contro la violenza, soprattutto nei confronti dell’universo femminile. La sua 'Lella', che vanta innumerevoli cover, è stata spesso utilizzata per campagne sociali. 

 

In questo album si segnala anche un tratto politico in favore dell’Europa unita, quasi un manifesto europeista, nelle canzoni Prima d’essere l’Europa e Le strade d’Europa, scritte a quattro mani con Francesco Giunta. La cura dei suoni è ancora una volta affidata a Fabio Ferri. Responsabile della co-produzione artistica e degli arrangiamenti è Alberto Laruccia, leader de La Scala Shepard e allievo del Saint Louis College of Music, l’Istituto di alta formazione musicale di Roma. I musicisti protagonisti dei precedenti lavori di De Angelis, Alessandro Gwis, Cristiano Micalizzi, Marco Siniscalco, si sono incontrati con giovani talenti come Natalia Dudynska e Kyungmi Lee e con alcuni 'compagni di scuola' di Laruccia: Valeria Piccolo e Flaminia Lobianco, Kicco Careddu, Andrea D’Apolito, Francesco Fratini. A completare la rosa dei crediti, un gran numero di illustri musicisti ospiti arrivati ad impreziosire l’album: Michele Ascolese, Reno Brandoni, Marco Caronna, Alessandro D’Alessandro, Rocco De Rosa, Massimo Laguardia, Nahre Testi, Giovanni Pelosi. Si aggiungono infine due outsider: Alessandro Leita, clavicembalo, Marco Zuin, liuto, arciliuto e tiorba.
Un album ricco e colorato, come la confezione e la grafica di Clara De Angelis, resa ancor più ricca dagli acquerelli di Davide Tirelli.

 

 

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