Cronaca

'Ndrangheta: 3 anni e 6 mesi anni a ultrà,tentata estorsione

Sentenza Milano. Bosa legato a movimento estrema destra e a clan

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 GEN - E' stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere per tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose Domenico Bosa, detto 'Mimmo Hammer', ultrà della curva interista, ritenuto uno dei capi del movimento neonazista milanese 'Hammerskin'. Lo ha deciso il gup di Milano Guido Salvini nel processo con rito abbreviato che ha portato anche ad altre 3 condanne fino a 4 anni.
    Bosa, 53 anni, era finito in carcere nel gennaio dello scorso anno in una maxi operazione della Gdf che aveva portato ad altri 17 arresti, su ordinanza del gip Livio Cristofano e su richiesta dei pm Sara Ombra e Gianluca Prisco, su una presunta maxi frode fiscale da 160 milioni di euro nel settore delle telecomunicazioni e in particolare "nella tecnologia Voip". E su una presunta associazione per delinquere, finalizzata anche a reati di usura, con a capo Alessandro Magnozzi (a processo con rito ordinario) e legata al clan della 'ndrangheta calabrese, radicato anche a Milano, dei Bruzzaniti, inserito nella "cosca dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti".
    Bosa, in particolare, legato, stando alle indagini, alla "famiglia Pompeo" di Bruzzano, nel Milanese, con altre tre persone, tra cui Magnozzi, nel 2018 avrebbe tentato di costringere, stando all'imputazione, un imprenditore "a consegnare" al gruppo "la somma di euro 70-80 mila euro non riuscendo nell'intento". Il gruppo chiedeva quei soldi "a titolo di restituzione dei prestiti di denaro fatti da Magnozzi a terzi soggetti o, comunque, a titolo di risarcimento danni per affari 'andati male'". Stando al racconto della vittima della tentata estorsione, Bosa gli avrebbe detto: "Non ti picchio qua solo per rispetto di Alessandro, comunque io voglio tutti i miei soldi".
    (ANSA).
   

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