(ANSA) - PALERMO, 1 DIC - Posti i sigilli a undici aziende,
centinaia di conti correnti e immobili costituiti da numerosi
appartamenti, ville terreni e aziende agricole a Palermo e
provincia, nonché cinque complessi residenziali nella provincia
di Siena. La Dia di Palermo, su disposizione della Corte di
Appello del capoluogo siciliano, ha eseguito un sequestro e una
contestuale confisca dell'intero patrimonio di Francesco Zummo,
imprenditore edile, accusato di essere "a disposizione" di Cosa
nostra fin dai tempi di Riina e Provenzano per il riciclaggio di
denaro nel settore edilizio", affermano i magistrati.
E aggiungono: "a partire dalla fine degli anni Sessanta,
Zummo, con il consuocero Vincenzo Piazza (ritenuto consigliere
della famiglia mafiosa di Palermo-Uditore) e con il defunto
socio e suo fedele braccio destro Francesco Civello, fu tra i
principali responsabili del sacco di Palermo, ordito da Vito
Ciancimino, realizzando un impero edile di circa 2.700
immobili".
Mafia, confiscati bene costruttore Zummo
Per accusa fu tra "principali responsabili sacco della città"