(ANSA) - ORISTANO, 04 NOV - Due frammenti di impronte
digitali trovati sul nastro adesivo che i banditi avevano
utilizzato per imbavagliare la vittima, poi morta per asfissia
da soffocamento. È grazie a questi elementi e ad una minuziosa
attività investigativa che gli agenti della squadra mobile di
Oristano hanno dato un nome e un volto a uno dei presunti autori
dell'omicidio di Giuseppino Carboni, 86 anni, avvenuto a giugno
del 2008 a Soddi, nell'Oristanese. In manette su ordinanza di
custodia cautelare in carcere è finito Mirko Marteddu, 39 anni
di Orotelli.
Il delitto è avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 giugno
2008. Secondo l'accusa Mirko Marteddu, insieme ad altri complici
ancora non identificati erano entrati nell'abitazione del
pensionato con l'obiettivo di mettere a segno una rapina.
Avevano picchiato l'anziano, legandogli mani e piedi con corde e
nastro adesivo, imbavagliandolo e infilandogli in bocca uno
straccio di tela. Commessa la rapina, i banditi erano fuggiti,
lasciando sul letto ancora legato l'anziano. Proprio lo straccio
conficcato nella bocca aveva provocato la morte di Giuseppino
Carboni, ritrovato il giorno dopo riverso sul letto.
Le indagini si concentrarono in un primo momento su alcuni
soggetti residenti nel nuorese, sospettati di aver messo a segno
diverse rapine in abitazioni, ma le investigazioni non diedero i
frutti sperati. La svolta ad agosto di quest'anno quando la
polizia nell'ambito di un progetto sui "cold case" trovò nuovi
elementi e le indagini vennero riaperte. (ANSA).
Rapina con omicidio, cold case risolto dopo 12 anni
Il fatto in provincia di Oristano, preso uno dei banditi