(ANSA) - NAPOLI, 26 OTT - Da anni sono ostaggio di quattro
gruppi Instagram che hanno anche oltre 400 follower, sui quali i
loro video hot vengono ciclicamente pubblicati, con tanto di
nomi e cognomi "in chiaro" e addirittura con l'obbligo di "do ut
des": in sostanza se si vogliono visionare altri contenuti
scabrosi bisogna ricambiare pubblicandone altri. La Procura
della Repubblica di Napoli sta indagando su questo
raccapricciante fenomeno, un incubo perenne per ragazze
giovanissime, (una madre sostiene anche 13enni, ndr) anche se la
collaborazione con i social è praticamente assente.
"Va immediatamente fermato questo assurdo sistema", dice il
penalista Sergio Pisani, legale dei genitori di una delle
ragazze che da due anni vede quelle immagini girate da un suo ex
riapparire su alcuni profili. L'avvocato civilista Roberta
Fogliamanzillo, ha inviato centinaia di istanze ai social senza
mai ricevere risposta, anche perché le sedi legali non sono in
Italia. "E' come lasciare in giro persone armate, - sostiene il
genitore di una delle vittime - e se il social non è in grado di
intervenire allora venga disposto il sequestro in via preventiva
altrimenti si rischiano esasperazione e gesti estremi, come è
accaduto a Tiziana Cantone". (ANSA).
Porn revenge: a Napoli ragazze "ostaggio" gruppi Instagram
"Do ut des" per i video e identità "in chiaro". Indagini Procura