Cronaca

Dal pedalò allo scooter, le processioni nell'era del Covid

Ma anche vescovi che rinunciano e 'sciolgono' voti pellegrini

Redazione Ansa

In pedalò o in scooter: le norme Covid per le processioni sono molto restrittive e, pur di onorare la Madonna o i santi, qualche sacerdote usa metodi alternativi e molto creativi. Accade, per esempio, nel Cesenate, dove ieri mattina la Madonna è stata esposta su un pedalò, con i bagnanti che potevano pregarla in tutta sicurezza.
    Distanziamento e mascherine sono le regole da osservare, anche all'aperto, per gli eventi religiosi. E qualcuno rinuncia rinviando le feste popolari a tempi migliori. C'è anche chi cerca di dissuadere i fedeli, come il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, che in una nota di qualche giorno fa dava questa indicazione ai devoti della Madonna di Polsi: "Chi avrà fatto voto privato assolverà ad esso recitando a casa propria il Santo Rosario davanti all'immagine della Madonna della Montagna".
    Le norme anti-Covid non hanno dunque fermato un prete del Cesenate che ha deciso oggi di portare la Madonna in processione sul pedalò. Ieri invece aveva caricato la statua della Vergine sulla sua motocicletta per farla sfilare per le vie del paese.
    Si avvicina infatti una delle feste mariane più importanti dell'anno, quella dell'Assunzione (il 15 agosto) e parecchie diocesi e parrocchie si trovano a fare i conti con le norme per prevenire i contagi che rendono difficili, se non impraticabili, gli eventi religiosi che si svolgono ogni anno in questi giorni.
    Don Mirco Bianchi, parroco a Gatteo a Mare (Forlì-Cesena), ha scelto dunque processioni alternative. Molto attivo sui social, il sacerdote è noto per le sue posizioni dirette spesso anche non totalmente in linea con quelle della Cei o del Papa, per esempio sulla questione migranti. Negli ultimi tempi invece ha rivolto la sua attenzione soprattutto alla pdl Zan, sull'omofobia, attirandosi gli attacchi delle associazioni Lgbt.
    Tornando alle feste religiose di agosto, a Messina è invece stata sospesa la storica processione della Vara e nella riunione che si è tenuta in settimana sono volati gli stracci, secondo quanto riportato da cronache locali, tra il Comitato incaricato della processione e il Comune. Alla fine la decisione è che non si farà.
    Non succedeva da 75 anni: il prossimo 3 settembre la Macchina di Santa Rosa, a Viterbo, non passerà per l'emergenza Covid. E' stato deciso questa settimana dal comitato ordine e sicurezza pubblica che si è riunito in Prefettura. Anche Cefalù ha dovuto rinunciare alla festa per il Santissimo Salvatore che si doveva tenere il 6 agosto. Era successo solo 120 anni fa, nel 1900, quando l'amministrazione comunale decise di rinviare la festa a causa dell'uccisione, appena qualche giorno prima della festa, di re Umberto I.
    A Termoli sempre in questi giorni si è tenuta invece la processione a mare per onorare San Basso. Ma invece della statua portata al porto con la banda, quest'anno si è usato un quadro, più facile da trasportare garantendo il distanziamento. Nessuno sul molo e poche imbarcazioni al seguito del peschereccio sorteggiato per portare il santo. Ma i fedeli comunque hanno apprezzato che la festa, in qualche modo, è stata rispettata.
    (ANSA).
   

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