È Dio "che bussa alla nostra porta affamato, assetato, forestiero, nudo, malato, carcerato, chiedendo di essere incontrato e assistito, chiedendo di poter sbarcare". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa dedicata ai migranti, nel settimo anniversario della sua visita a Lampedusa.
Poi ha rilanciato le sue parole pronunciate nell'isola siciliana l'8 luglio del 2013 contro "la globalizzazione dell'indifferenza" e ha parlato delle "falsità" e "ingiustizia", "un peccato da cui anche noi, cristiani di oggi, non siamo immuni".
Papa: Dio chiede di sbarcare, la Libia è un inferno
Messa nel settimo anniversario della sua visita a Lampedusa