Cronaca

Emilio Fede, quando festeggiò gli 89 anni e doveva restare agli arresti domiciliari

Legale, riconosciuta assenza dolo

Emilio Fede

Redazione Ansa

 I suoi 89 anni, che compie oggi, non potrà festeggiarli con la moglie ed il gruppetto di amici che voleva riunire a Napoli. Emilio Fede resta agli arresti domiciliari in un albergo del lungomare dopo la convalida dell' arresto per evasione e rientrerà a Milano nel pomeriggio di domani.
    "Ma alla fine è stata un' esperienza positiva - dice l' ex direttore del TG4 all' ANSA - ed aggiunge che vorrebbe "stringere la mano ad uno dei carabinieri" che lo hanno arrestato lunedì sera, mentre stava cenando in un ristorante con la moglie Diana De Feo. "Intorno a me si sono stretti tanti amici e colleghi", commenta rincuorato dalla stanza d' albergo.
    Il gip Fabio Provvisier ha convalidato l' arresto ma si è dichiarato territorialmente incompetente, accogliendo l' istanza dei suoi avvocati, Salvatore Pino e Gennaro Paipais, poichè il reato è stato commesso a Segrate (Milano), e non ha emesso alcuna misura cautelare".
    Il giudice ha rilevato che il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva autorizzato il giornalista già dal mese di Ottobre 2019 a lasciare il proprio domicilio per motivi di cura: "Questa circostanza - scrive il Gip del Tribunale di Napoli - unitamente all'età ed al fatto che oggi è il suo compleanno, affievoliscono notevolmente il fuoco del dolo dell' evasione. E' verosimile che, pur essendo a conoscenza della propria condizione di detenuto, Fede si sia allontanato dalla propria abitazione nell' erronea convinzione di potersi recare senza autorizzazione in altri luoghi per ragioni di cura e far visita alla moglie per festeggiare il compleanno" A Napoli, dove risiede la moglie, l' ex direttore del TG4 è in cura da un ortopedico per i postumi di una caduta, e da un cardiologo. All' udienza di convalida ha rinunciato a comparire, delegando i suoi legali. L' avvocato Salvatore Pino è soddisfatto della decisione del del gip. "Sono lieto che il giudice abbia escluso il dolo, almeno psicologico, dal reato di evasione, ed abbia riconosciuto l' esistenza dell' autorizzazione a curarsi che gli era stata concessa".
    A Milano, Emilio Fede - che era in attesa dell' affidamento ai servizi sociali dopo aver scontato una pena di 4 anni ai domiciliari nell' ambito del processo "Ruby ter", ed aver ottenuto uno sconto di pena di 45 giorni per buona condotta - dovrà comunque affrontare un processo per evasione. "Spero - aggiunge l' avv. Pino - che l' esito del giudizio non costituisca un intralcio per l' affidamento ai servizi sociali".
   

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