(ANSA) - ROMA, 16 APR - "Un compito irrinunciabile e sempre
più delicato sarà quello di inclusione degli scartati e dei più
deboli" nel mondo del lavoro "sapendo che la soluzione non potrà
essere quella di una mera erogazione monetaria poiché la dignità
della persona passa attraverso la sua capacità di essere utile e
di contribuire al progresso sociale e civile". Lo sottolineano i
vescovi italiani nel messaggio in vista della festa del lavoro
il Primo Maggio.
"L'orizzonte del lavoro è stato sintetizzato da Papa
Francesco in quattro aggettivi: libero, creativo, partecipativo
e solidale". Lo ricorda ancora la Cei rilevando che "siamo
purtroppo lontani in molti casi da quel traguardo e da
quell'orizzonte, che vede nel lavoro un'opportunità per
affermare la dignità della persona e la sua capacità di
collaborare all'opera creativa di Dio". Infine i vescovi
italiani indicano le due caratteristiche che possono creare
valore aggiunto nel lavoro: "l'umanità" e "saper fare squadra".
Lavoro: Cei, sussidi non sono soluzione
Messaggio dei vescovi italiani per il Primo Maggio