Cronaca

Genova, 'sarà il commissario a decidere sui lavori'

Salvini: 'Nome da concordare con gli enti locali'. Pressing di Toti

Redazione Ansa

Il nome del Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi sarà scelto insieme agli enti locali e sarà poi lui a decidere se la ricostruzione sarà affidata alla sola Fincantieri o anche ad Autostrade. Mentre il presidente della Regione Liguria e attuale commissario per l'emergenza, Giovanni Toti, torna in pressing sul governo per accelerare i tempi ed avviare subito i lavori, Matteo Salvini ed Edoardo Rixi, viceministro ai Trasporti genovese e leghista anche lui, cominciano a delineare i prossimi passi dell'esecutivo dopo il via libera di giovedì scorso al decreto Genova. La Gdf intanto fornisce in un'informativa ai pm che stanno indagando sul disastro una 'black list' di 60 nomi su cui potrebbero ricadere responsabilità penali. Il provvedimento su Genova è stato approvato 'salvo intese', proprio per avere il tempo di consultare le amministrazioni locali, ha spiegato Rixi, visti i rapporti finora non sempre semplici tra tutte le parti in campo. Martedì il sindaco Marco Bucci e lo stesso Toti arriveranno quindi a Roma per discutere a Palazzo Chigi dei dettagli del decreto ma anche del nodo fondamentale rimasto ancora aperto: la nomina del commissario e i poteri da conferirgli. Secondo Rixi la nuova figura potrà avere deroghe sul Codice degli appalti, in modo da accelerare le procedure altrimenti troppo lunghe, con il rischio di rinviare la ricostruzione di 2 o 3 anni. Ma a lui toccherà anche decidere a chi affidare i lavori: "Questa sarà la scelta che dovrà fare il Commissario", ha scandito il viceministro ai microfoni de L'Intervista su Sky Tg24, lanciando peraltro un messaggio non troppo velato ad Autostrade. "Credo che in questa fase meno Autostrade è presente, più si tiene di lato, e più le convenga. Il Governo ha aperto una procedura, una discussione, per la revoca o la decadenza della concessione, che credo sia anche in funzione di quelli che saranno gli atteggiamenti", ha sottolineato, ricordando che il decreto impone non a caso ad Aspi di pagare la ricostruzione.

Intanto il commissario Giovanni Toti interviene e ribadisce la richiesta di tempi rapidi per la ricostruzione. "oOa il Governo ha fatto un decreto su Genova, ma se i tempi per la ricostruzione del ponte Morandi non saranno quelli previsti da noi - entro settembre l'inizio della demolizione e entro novembre l'inizio del cantiere - ne risponderanno davanti ai liguri e agli italiani". "Non tollereremo un'ora di ritardo, per nessuna ragione al mondo", ribadisce.

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