(ANSA) - CAGLIARI, 17 LUG - Il motto è quello indicato in uno
striscione fuori dal palazzo di giustizia di Cagliari: chi
inquina paga. Sotto una data storica, quella di oggi. Lo hanno
esposto i rappresentanti dei gruppi e delle associazioni che si
sono costituiti parti civili. Se lo slogan diventerà realtà lo
dirà l'esito del processo cominciato questa mattina al tribunale
del capoluogo contro i vertici di Eurallumina, l'azienda di
Portoscuso che produceva alluminio e che ora è chiusa anche se è
in corso un'operazione di rilancio. Una fabbrica che divide il
territorio: cassintegrati e famiglie da una parte, ambientalisti
dall'altra. Uno dei punti cruciali sarà legato alle perizie: le
associazioni ritengono che i fanghi rossi abbiano creato
inquinamento. Eurallumina no, e proverà a dimostrare il
contrario. O almeno di non essere responsabile. Udienza e
processo aperti. Ma per sentire i testimoni del pm il processo
è stato rinviato al 15 e 20 marzo.
Al via processo per veleni Portovesme
Contestato ai vertici dell'azienda reato di disastro ambientale