(ANSA) - BOLOGNA, 21 MAG - "Voglio solo che il giudice fissi
un'udienza ed esamini i documenti. Devono spiegarmi se è stato
fatto il possibile per curare mio figlio". Mara Valdré, di
Ozzano, nel Bolognese, nel 2015 ha perso il figlio 42enne,
affetto da problemi psichiatrici, a causa di un arresto cardiaco
e dopo un decennio di Tso e assunzioni massicce di farmaci.
Stamattina è arrivata con la sua auto tappezzata di cartelloni,
che ricordano il caso del figlio, davanti al Tribunale di
Bologna per "protestare contro le omissioni e gli errori degli
psichiatri che lo avevano in cura".
Dopo la morte del 42enne la donna ha fatto un esposto in
Procura e una prima richiesta di archiviazione è stata respinta
dal gip, che però dispose nuovi accertamenti. A settembre del
2017 il legale di Mara ha presentato una seconda opposizione,
fornendo nuovamente dei documenti che i consulenti dei pm non
erano riusciti ad analizzare, ma l'istanza è rimasta ferma da
allora per il trasferimento del gip ed è stata riassegnata solo
di recente.
Madre protesta davanti Tribunale Bologna
A Bologna, 'Voglio sapere se mio figlio è stato curato bene'