Cronaca

Pollicardo, sapevo eravamo in mano Isis

Rapito vive a Monterosso. "Non tornerei mai più in Libia"

Redazione Ansa

(ANSA) - LA SPEZIA, 16 MAR - "Una notizia che non fa che confermare quello che ho sempre saputo: eravamo in mano all'Isis". Gino Pollicardo, uno dei quattro operai della Bonatti rapiti in Libia nel 2015, commenta così la notizia dell'arresto di 3 militanti dell'Isis che hanno ammesso le loro responsabilità. Oltre a loro, sono coinvolte altre 10 persone, tutte decedute nel conflitto a fuoco che il 3 marzo del 2016 costò la vita ai due colleghi Salvatore Failla e Fausto Piano. "Ma la rete è probabilmente più ampia" sostiene Pollicardo. Il dipendente della Bonatti, che vive a Monterosso, ha appreso la notizia mentre era di rientro da Parma, da 4 mesi infatti ha ripreso a lavorare nella sede. "In Libia non ci tornerei mai. Ho purtroppo una repulsione". "Nessuno ci ha più fatto sapere nulla. Sicuramente sapere che stanno iniziando a venire fuori i primi pezzi di una storia che ho ben impressa negli occhi e nella mente mi fa piacere. Specie nei riguardi dei miei colleghi che non ci sono più".
   

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