(ANSA) - NUORO, 17 NOV - Ancora testi dell'accusa nel
processo in Corte d'Assise a Nuoro per gli omicidi di Gianluca
Monni e Stefano Masala, di cui è accusato Alberto Cubeddu (il
suo presunto complice, il cugino Paolo Enrico Pinna, è stata già
stato condannato a 20 anni di carcere). Hanno parlato in aula la
20enne di cui si era invaghito Stefano Masala e il proprietario
del Planet bar, Giampiero Lai, di 32 anni, uno degli ultimi ad
aver visto il giovane prima della sua scomparsa il 7 maggio
2015. "Quella sera Stefano è venuto nel mio locale tra le 20 e
le 20.30 - ha raccontato - Era vestito bene e gli ho chiesto:
'Ste dove stai andando?' Mi ha risposto che non me lo poteva
dire e che me lo avrebbe detto l'indomani. Sono state le ultime
parole che ho sentito da Stefano".
Il Pm Andrea Vacca ha però incalzato Lai, perché la sua
deposizione ha omesso un dettaglio importante riferito dal padre
dello scomparso, Marco Masala.
Giovani uccisi: le ultime ore di Stefano
Teste, era ben vestito ma non mi ha detto dove andava