America Latina

Argentina, sul voto l'ombra della morte dell'attivista Santiago Maldonado

Il cadavere del giovane è stato identificato dal fratello

Redazione Ansa

Elezioni legislative del tutto anomale domenica 22 ottobre in Argentina. Al centro dell'appuntamento elettorale c'è un cadavere: quello di Santiago Maldonado, il giovane attivista morto misteriosamente in Patagonia durante una protesta dei 'mapuches'. Le elezioni di questa domenica sono importanti su tanti fronti. Si vota per rinnovare un terzo del senato (24 seggi) e la metà (127) dei deputati. Non solo, secondo i sondaggi i risultati dovrebbero spianare la strada fra due anni ad un secondo mandato alla Casa Rosada di Mauricio Macri.

Non si esclude inoltre una sconfitta della ex 'presidenta' Cristina Kirchner (64 anni), che potrebbe aprire un regolamento di conti nel peronismo e un ricambio interno politico e generazionale. Ma tutti questi aspetti, così come i programmi politici sia del 'macrismo' sia del peronismo e degli altri partiti, sono stati completamente eclissati dal 'dossier Maldonado'.

Santiago era sparito il primo agosto durante un'azione della gendarmeria nel corso di una protesta in difesa dei diritti dei 'mapuches'. Il governo aveva a sua volta reagito tardi e male, senza capire che si trattava di una vicenda dirompente. Dopo più di due mesi di ricerche, martedì è stato rinvenuto un cadavere nelle acque di un fiume della Patagonia, nel punto in cui era scomparso Maldonado. Per tre giorni i familiari hanno evitato di confermare che il corpo fosse quello di Santiago. Ma ieri, durante l'autopsia, il fratello del ragazzo, Sergio, ha riconosciuto il cadavere grazie a dei tatuaggi. Ora bisognerà capire se il decesso è avvenuto per un incidente, forse mentre Santiago fuggiva dai gendarmi, o se sia invece stato ucciso.

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