(ANSA) - MILANO, 25 LUG - "Rifarei lo stesso lavoro perchè
era molto interessante. Il mio compito in Italia era combattere
il terrorismo. Ma è stata una vita difficile per me e la mia
famiglia e non mi aspettavo di finire così". Sono le parole di
Sabrina De Sousa, l'ex agente della Cia, arrestata in Portogallo
in seguito a un mandato d'arresto europeo per il rapimento di
Abu Omar - una extraordinary rendition -, e che ora ha chiesto
al Tribunale di Sorveglianza di Milano di scontare i tre anni di
pena residua facendo volontariato in una struttura in provincia
di Roma per minorenni.
Per la prima volta la donna, nel 2001 anche console in Italia
nominata da George W. Bush, oggi ha varcato la soglia di un'aula
di giustizia italiana. Capelli lunghi e sciolti sulle spalle,
tailleur turchese, e decolletè, ha partecipato all'udienza per
discutere la sua richiesta di affidamento in prova ai servizi
sociali che prevede un lavoro con i ragazzini della casa
famiglia san Michele Arcangelo.
Abu Omar: De Sousa, rifarei tutto
In aula Milano per affidamento, non mi aspettavo di finire così