Cronaca

Papa, quanta crudeltà contro i miganti

All'Isola tiberina parla dei nuovi martiri "vittime dell'odio"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 APR - La preghiera di oggi è per i "nuovi martiri", "vittime dell'odio" senza distinzione di etnia o religione: papa Francesco, nella chiesa di S. Bartolomeo all'Isola Tiberina, a Roma, condanna la "crudeltà" contro i migranti, auspica che "da Lesbo e Lampedusa" un po' di solidarietà salga "verso l'alto", loda l'accoglienza di "Italia e Grecia" sperando che "questa solidarietà possa contagiare un po' il mondo". Si avvicina il viaggio in Egitto e Francesco enfatizza l'impronta ecumenica e interreligiosa. "I martiri ci uniscono", una delle frasi sugli striscioni e Bergoglio ricorda, fra l'altro, l'incontro con un uomo musulmano all'isola di Lesbo che gli aveva confidato lo strazio di vedere la moglie cristiana uccisa dai terroristi dell'Isis. Ad accogliere il Papa una folla di romani e turisti, molti bambini e una delegazione di rom; nella chiesa è ricordato anche Zefirino, il primo santo rom. Il Papa ha poi ascoltato le testimonianze dei familiari di tre martiri celebrati nella chiesa dell'Isola Tiberina.
   

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