(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Se si fosse dato retta all'allarme
lanciato dalla Farnesina sulla situazione critica in Libia e se
si fosse data massima priorità alla sicurezza forse la sorte dei
quattro tecnici della Bonatti, sequestrati il 19 luglio del
2015, sarebbe stata diversa. Due di loro, Salvatore Failla e
Fausto Piano, morirono il 2 marzo in un conflitto a fuoco tra
rapitori e milizie regolari nel corso di un trasferimento. La
Procura di Roma ha chiuso uno dei filoni di indagine e ora
rischiano il processo in sei per l'accusa di cooperazione
colposa nel delitto doloso, una fattispecie dell'omicidio
colposo. Indagato l'intero Cda della Bonatti, società parmense
che costruisce impianti oil&gas: il presidente Paolo Ghirelli e
altri tre componenti e il responsabile dell'azienda per la Libia
Dennis Morson. Finito nel registro degli indagati del pm Sergio
Colaiocco la stessa Bonatti in base alla legge sulla
responsabilità degli enti. L'avviso di chiusura indagine è
l'atto che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio.
Rischio processo per manager Bonatti
Pm, mancata adozione misure sicurezza. Resta fascicolo omicidio