Cronaca

Avvocato gratis a boss? Cassazione, no

Giudici, pentito rivelò che banda stipendia la sua famiglia

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 10 DIC - Il boss voleva l'avvocato a spese dello Stato, ma la Cassazione gli ha detto di no: tre anni fa un pentito ha rivelato che le cosche stavano stipendiando la sua famiglia.
    Alessio A., 46 anni, considerato un esponente di spicco della mafia a Siracusa, è rinchiuso nel carcere di Novara, dove sta scontando una condanna definitiva, e aveva presentato ricorso contro le ordinanze con cui, lo scorso marzo, il tribunale di sorveglianza gli aveva negato il patrocinio gratuito a spese dello Stato, beneficio previsto per i non abbienti. Era stata citata, fra l'altro, un'informativa del 26 giugno 2014 della procura di Catania da cui risultava che secondo un pentito "sino a luglio 2013 un'associazione criminale di tipo mafioso avrebbe inviato uno 'stipendio' ai familiari". Gli 'ermellini' hanno sottolineato che si tratta solo di un "elemento investigativo da approfondire", ma hanno concluso che il tribunale di sorveglianza ha fatto bene a tenerne conto.
   

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