(ANSA) - TORINO, 6 DIC - Parlano di una "giustizia a metà" e
chiedono l'estradizione per i dirigenti tedeschi, perché "devono
essere processati in Italia e pagare per quello che hanno
fatto". Sono i familiari dei sette operai morti il 6 dicembre
2007 nel rogo alle acciaierie Thyssen di Torino che oggi hanno
ricordato i loro cari al cimitero Monumentale nel nono
anniversario della tragedia.
Quello di Laura Rodinò, sorella di Rosario, una delle
vittime, è "un appello alla giustizia: è sbagliato - dice - che
non sia stata chiesta l'estradizione per i colpevoli tedeschi
che sono ancora liberi di fare quello che vogliono. Devono
essere giudicati in Italia, anche per una questione di equità
nei confronti degli imputati italiani, e non in Germania dove
potrebbero avere delle pene ridicole".
"Qui - aggiunge - abbiamo avuto giustizia perché c'eravamo
tutti noi a batterci, sono stati otto anni tremendi, ma almeno
una condanna c'è stata e finalmente anche le loro famiglie
capiranno che cosa vuol dire passare un Natale nel dolore".
Famiglie Thyssen, estradare tedeschi
Nove anni fa il rogo in cui persero la vita sette operai