(ANSA) - BARI, 1 DIC - La Corte di assise di Bari ha
condannato alla pena dell'ergastolo il pregiudicato barese
Antonio Moretti, reo confesso di essere stato uno dei sicari del
triplice omicidio del quartiere barese San Paolo, in cui il 19
maggio 2013 furono uccisi con colpi di kalashnikov Vitantonio
Fiore, Antonio Romito e Claudio Fanelli. Per la prima volta in
un processo per questo delitto, già giudicato per altri imputati
in abbreviato come "delitto d'onore e non di mafia", è stata
riconosciuta l'aggravante mafiosa, così come contestato dal pm
della Dda Roberto Rossi. I giudici, infatti, hanno condannato
Moretti per omicidio volontario con le aggravanti della
premeditazione e di aver favorito un clan mafioso, infliggendo
la pena dell'ergastolo con isolamento diurno senza concedere le
attenuanti generiche nonostante la confessione.
Riconosciuto anche il risarcimento danni alle parti civili,
moglie e figli di Fanelli e Comune di Bari.
Triplice omicidio Bari, ergastolo killer
Sentenza riconosce per la prima volta l'aggravante mafiosa