Cronaca

A Sellano casette del'97 per chi avuto paura

"I nostri villaggi d'emergenza" dice chi abita nel centro umbro

L'interno di una casetta di legno di Onna

Redazione Ansa

Sellano, piccolo centro della Valnerina umbra, è stato solo sfiorato dal sisma del 24 agosto ma qui le cosiddette casette di legno sono state immediatamente messe a disposizione di chi ha voluto comunque abbandonare le case magari solo per paura. Allestite dopo il terremoto del 1997 sono infatti rimaste dove erano, affittate come case popolari o per altre necessità sono state subito rimesse a disposizione della popolazione dopo le nuove scosse. "I nostri villaggi d'emergenza" li definisce chi abita qui.

La terra che ha tremato nuovamente ha fatto riaffiorare la paura e i brutti ricordi di quanto accaduto qualche anno fa. Il Comune di Sellano, quindi, immediatamente dopo le prime scosse, ha 'aperto', insieme ad altri locali di sua proprietà come il centro sociale di Molini, l'ex scuola comunale Civitella e la sala presso il Plesso polifunzionale, anche i moduli abitativi.

Le 'casette di legno' situate in Villamagina, Casale Ronchetti, Civitella, Montesanto. In totale quasi 100 prefabbricati impiegati nel post sisma del 1997 e che erano ancora lì, e da un po' di tempo a questa parte affittate, per la maggior parte come case popolari, a persone e famiglie che le utilizzano in base alle proprie necessità.

Queste casette, quelle ancora non affittate e quelle messe generosamente a disposizione da chi ne usufruiva, sono state pertanto "consegnate" per essere utilizzate come alloggi temporanei. Alcuni cittadini di Sellano e dei territori circostanti che avevano paura di tornare nelle loro case dopo il terremoto del 24 agosto hanno fatto quindi richiesta al Comune.

A Sellano non c'è stato bisogno, per fortuna, di assistenza per persone sfollate da parte del sistema regionale di protezione civile, come accaduto in altri centri colpiti dal recente terremoto. Ma qui grazie alle casette una trentina di persone hanno potuto usufruire dei prefabbricati in legno.

Per oltre 10 giorni sono quindi tornate ad essere utilizzate così come accaduto per il dopo terremoto del 1997. Giusto il tempo che è servito per far passare la paura, come ha spiegato il sindaco di Sellano Attilio Gubbiotti. "Dopo il sisma del '97 - ha detto -, queste casette sono state quasi tutte affittate, ma i timori sono tornati nuovamente tra la nostra comunità a seguito del recente terremoto. Per far dormire le persone che non se la sentivano di stare nelle proprie case sono stati utilizzati i prefabbricati in legno, quelli non affittati e quelli messi a disposizione da chi al momento non li utilizzava".

La situazione ora è già tornata alla normalità, ha sottolineato il sindaco, con la gente di Sellano già tutte rientrata nelle loro case.
    "Abbiamo fatto bene a non smantellarle, perché questa è una terra che trema spesso e possono sempre servire come è accaduto in questi giorni", commenta un gruppo di abitanti a passeggio per la piccola piazzetta centrale di Sellano e che definisce questi agglomerati "i nostri villaggi di emergenza".
   

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