(ANSA) - BARI, 21 AGO - "Nel 'gran ghetto' della provincia di
Foggia è nata ed è cresciuta una vera e propria associazione
mafiosa che, avvalendosi della forza di intimidazione che deriva
dal vincolo associativo perdurante da anni tra i capi ed
organizzatori del campo stesso, ha determinato una condizione di
assoggettamento e di omertà che induce tutti i lavoratori
agricoli stranieri che giungono nell'area a dover risiedere nel
ghetto per poter sperare di ottenere un lavoro attraverso i
caporali che pure fanno parte della organizzazione". Lo scrive
su Facebook il presidente della Regione Puglia, Michele
Emiliano, parlando del cosiddetto 'ghetto' in cui vivono, in
condizioni igienico-sanitarie precarie, i lavoratori migranti
impiegati nella raccolta di pomodori.
"Chi non risiede nel 'gran ghetto' o in altri luoghi minori
egualmente controllati - prosegue Emiliano - non può ottenere un
ingaggio. L'organizzazione dunque lucra sui 'servizi' offerti al
campo per ottenere un vantaggio economico".
Emiliano,in ghetto Foggia gruppo mafioso
'Lucra su 'servizi' prostituzione, droga e mano d'opera'