Lavoro duro oggi per fotografi e cronisti al seguito dei reali del Giappone a Roma. Il principe Akishino, secondogenito dell'imperatore del Giappone Akihito, e sua moglie, la principessa Kiko, infatti, sono già da ieri sera nella Capitale per una visita di una settimana in Italia, nell'ambito del 150/o anniversario delle relazioni tra Italia e Giappone. Vedranno oggi il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e giovedì saranno ricevuti da Papa Francesco in Vaticano. E, per l'occasione, l'ambasciata del Sol Levante ha stilato e inviato alle redazioni un dettagliato protocollo da osservare. Che potrebbe rivelarsi una vera e propria 'mission impossible'.
Dunque, si comincia con il divieto a tagliare "traversalmente il percorso delle Loro Altezze Imperiali", non ci si può accodare, né si possono fare riprese indietreggiando o accompagnandone il percorso.
Quindi, come sarà possibile immortalarli? "Le riprese dovranno essere effettuate esclusivamente da posizioni di stampa prestabilite congiuntamente all'Ambasciata del Giappone e dall'istituzione ospite, mentre non saranno consentite da qualasiasi altro punto. Saranno gli addetti stampa, rispettivamente dell'Ambasciata del Giappone e dell'istituzione ospitante, a segnalare quando sarà possibile lasciare la posizione prestabilita per la stampa".
Non va meglio ai giornalisti che volessero intervistare il principe e la principessa: non solo niente domande, ma non sarà neanche possibile tendere il microfono "alle Loro Altezze Imperiali".
Ma, allora, quando i reali potranno essere ripresi? "Soltanto - ci dice il protocollo - al momento del Loro ingresso e dall'inizio del countdown fino a un minuto dopo".
In altri momenti, concede però l'Ambasciata, è possibile fare riprese e foto... . "Ma non alle Loro Altezze imperiali". Ed infine: "Si ringrazia per la collaborazione"
Leggi l'articolo completo su ANSA.it