Cronaca

La notizia della morte di Vanessa, dagli archivi Ansa

Redazione Ansa

ROMA, 27 APR 2007 - E' una morte senza un perche', una morte e una tragedia 'assurda', come l'ha definita il sindaco di Roma Walter Veltroni, la fine di Vanessa Russo, la giovane di 23 anni morta oggi in ospedale dopo l'aggressione subita ieri mentre viaggiava a bordo della metropolitana della linea B. Vanessa era stata aggredita nel primo pomeriggio di ieri da due donne che l'hanno colpita all'occhio sinistro con la punta di un ombrello all'apertura delle porte del convoglio alla fermata nella stazione Termini.

Forse era stata strattonata perche' aveva reagito ad un tentativo di borseggio, forse aveva solo commentato ad alta voce la maleducazione delle due donne che poco prima l'avevano urtata. Adesso le due probabilmente due straniere, dell'est, anche se la polizia non esclude nessuna ipotesi, sono ricercate in tutta citta'. Gli investigatori, al lavoro con 'elementi probatori' importanti hanno tracciato gli identikit delle due ragazze attraverso i filmati delle telecamere del metro romano e di numerose testimonianze raccolte tra i passeggeri che hanno assistito al ferimento. Venessa dopo l'aggressione e' stata immediatamente soccorsa ed e' stata portata al policlinico Umberto I con un codice rosso e gia' in serata i medici le avevano procurato un coma farmacologico per alleviare le sue sofferenze. Oggi dopo un delicato intervento la giovane si e' aggravata ed e' morta.

La procura di Roma ha subito avviato un'inchiesta, omicidio volontario il reato iscritto nel fascicolo processuale del pm Sergio Colaiocco. Vanessa Russo, sono i pochi frammentari racconti fatti dai parenti e gli amici che per tutto il giorno hanno sperato in un miracolo, studiava per diventare infermiera, e da pochi giorni aveva cominciato a lavorare in una gelateria del centro di Roma, in via dei Serpenti. Una famiglia sconvolta dal dolore: sono chiusi nella loro disperazione i genitori, il fratello e gli amici di Vanessa che hanno aspettato al Policlinico Umberto I una buona notizia.

Ma poco dopo le 17 la loro ansia si e' tramutata in disperazione quando la giovane e' deceduta. L'ultima persona ad averla salutata e' stato il fratello Simone con il quale si era incontrata alla stazione Tiburtina dove il ragazzo lavora. Come tutti i giorni. Poi di Vanessa, una ragazza come tante, rimangono solo le immagini riprese dalle telecamere del metro' della capitale. (ANSA).

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