Cronaca

Bruxelles: a Roma massima allerta per feste Pasqua

Intensificata la vigilanza in stazioni, monumenti e per le celebrazioni

Un agente della polizia davanti piazza San Pietro in una foto d'archivio

Redazione Ansa

E' massima allerta a Roma dopo gli attentati di Bruxelles e la Pasqua ormai alle porte. Una settimana già considerata ad 'altissima attenzione', ma che alla luce degli attacchi terroristici di ieri è diventata ancor più delicata.

Intensificate le misure di sicurezza nelle stazioni ferroviarie, della metropolitana, negli aeroporti e nei luoghi simbolo della città. Sensibilizzata la vigilanza nei punti di attrazione e di aggregazione dove è previsto un aumento di presenze con l'arrivo dei turisti per le feste pasquali.

Sotto la lente i monumenti più importanti della città, l'area attorno a San Pietro e le celebrazioni di Pasqua. I controlli, rafforzati già nei mesi scorsi dopo l'allerta terrorismo, sono stati ulteriormente potenziati. Più di mille gli obiettivi sensibili dislocati in città e sorvegliati con vigilanze fisse e mobili. Tra questi anche scuole, teatri e redazioni delle testate giornalistiche.

Per il 24 marzo è in programma un tavolo tecnico in Questura per mettere a punto le misure di sicurezza in vista delle festività pasquali.

Intanto il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha spiegato che dopo gli attentati di Bruxelles, a Roma è stata "aumentata la presenza delle forze dell'ordine ed è allo studio l'implementazione dei contingenti militari". "Vedremo quello che il Governo ci metterà a disposizione - ha spiegato -. Credo che le parole del presidente del Consiglio e del ministro dell'Interno ieri siano indicative di un'attenzione che si riverserà negli atti che verranno presi in queste ore" ha aggiunto. Ma tra i romani alle prese ogni giorno con i mezzi pubblici monta la preoccupazione. "Sono costretta a prendere la metro ogni giorno per andare a lavoro - spiega Giulia, avvocato di uno studio in zona Prati - stamattina quando sono salita su quel treno avevo paura. Mi guardavo intorno per vedere se notavo qualche zaino abbandonato o persona sospetta".

C'è anche chi, per il timore, ha deciso di prendere l'auto. "Sono uscita di casa con la macchina mezz'ora prima per evitare di prendere la metropolitana - spiega Luigina M. - Sono molto preoccupata che dopo Parigi e Bruxelles possano colpire anche l'Italia".

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