Cronaca

Risultati Test Medicina 2015 pubblicati in forma anonima, proteste

Studenti contestano, dovremo attendere il 2 ottobre per conoscerli

Redazione Ansa

E' subito polemica sul Web dopo la pubblicazione della graduatoria dei test di medicina e chirurgia 2015, in cui sono riportati il codice del compito e il punteggio totalizzato dal singolo candidato. "Tuttavia gli studenti non potranno sapere oggi qual è il loro compito non avendo ricevuto alcun codice di riconoscimento della loro prova, come avveniva negli anni passati, e saranno costretti ad attendere il 2 ottobre per vedere il proprio punteggio personale e addirittura il 7 ottobre per la graduatoria pubblica e sapere così l'esito del proprio destino". E' quanto afferma l'Unione degli Universitari, ricordando i "problemi economici che tale attesa provoca nelle famiglie degli studenti fuori sede, le quali saranno costrette ad attendere per procedere alla ricerca di una casa per i propri figli, versando dunque in uno stato di totale incertezza e dovendomi poi adeguare poi con alloggi economicamente più svantaggiosi".

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Secondo Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale Udu - è "paradossale che oggi escano le graduatorie e che gli studenti non abbiamo alcuna possibilità di capire quale sia il proprio punteggio e di conseguenza la propria posizione in graduatoria; nel mentre gli atenei stanno pubblicando le graduatorie dei corsi a numero chiuso locale obbligando gli studenti vincitori ad accettare in tempi brevi il posto per evitare di essere esclusi dalle graduatorie. Dunque gli studenti si trovano dinnanzi ad una scelta: o immatricolarsi nei corsi locali per i quali hanno superato il test o attendere la graduatoria di medicina pubblica del 7 ottobre e sperare nel buon esito della prova. Abbiamo denunciato fin da subito sia il sistema dell'etichette adesive contenenti il codice alfa numerico, che i nuovi mezzi di "tutela" dell'anonimato che oggi dimostrano ancora una volta la fragilità di un sistema malato e pieno di falle che ogni anno fa degli studenti le sue vittime preferite".

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"Il sottosegretario all'Istruzione Faraone pochi giorni dopo il test ha dichiarato che il sistema d'accesso universitario deve essere rivisto, senza poi dare seguito alle sue parole; a noi sembra tanto che siano le solite promesse che questo Governo fa da oramai più di 1 anno, ma che purtroppo rimangono lettera morta, mentre il numero d'immatricolati in Italia diminuisce e il diritto allo studio viene sempre più ridotto. Serve riaprire le università e per farlo è necessario abolire la legge 264/1999 che legittima le barriere al l'accesso sia a livello nazionale che a livello locale, queste ultime in continuo aumento di anno in anno. Questo Governo sta continuando il processo di distruzione dell'Istruzione pubblica cominciato dal Governo Berlusconi, e noi di certo non staremo a guardare: siamo pronti ad un autunno caldo e di mobilitazione", conclude l'Udu.

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