Cronaca

Sicurezza stradale: scrivi la tesi e avrai lo stage

La fondazione ANIA istituisce un premio di laurea di 2500 euro per la migliore tesi sul tema

Redazione Ansa

La fondazione ANIA istituisce un premio di laurea di 2500 euro per chi svolgerà una tesi sulla sicurezza stradale. Non soltanto un vincita in denaro ma anche la possibilità di uno stage di 6 mesi presso la Fondazione. Lo segnala Skuola.net.

GUIDA SICURA: IL PREMIO DI LAUREA – La scelta dell’argomento su cui incentrare la tesi di laurea è un momento cruciale della carriera universitaria: perché allora non affrontare un tema importante come quello della sicurezza stradale? Non solo per avere la possibilità di approfondire un argomento di grande utilità sociale, ma anche per partecipare ad una lodevole iniziativa. La Fondazione ANIA ha infatti istituito il Premio Tesi di Laurea “Sandro Salvati”, riservato alle tesi triennali e magistrali che trattano il tema della sicurezza stradale. La ragione di questa scelta viene dalla volontà di «approfondire lo studio del fenomeno dell’incidentalità stradale in Italia, analizzarne le cause e aumentare la comunicazione volta alla diffusione di una maggiore cultura del rispetto delle regole della strada».

DALLA SICUREZZA IN STRADA ALLO STAGE - La Fondazione ha messo in palio tre premi, per tre rispettive categoria di riferimento. Le categorie sono: categoria sociale, comunicativa ed umanistica; categoria giuridico economica e categoria tecnica e ingegneristica. Oltre al premio in denaro, di 2500 euro, è possibile ottenere uno stage di 6 mesi nella Fondazione ANIA, con un rimborso spese, per svolgere un periodo di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro.

COME PARTECIPARE – Per partecipare c’è tempo fino al 31 ottobre, data in cui è stata stabilita la scadenza per consegnare i lavori. La Fondazione fa sapere che «per la prima edizione del premio saranno ammesse le candidature di quanti hanno discusso una tesi di laurea dal 1° gennaio 2011 al 31 ottobre 2015. A partire dalla seconda edizione del premio, invece, saranno ammessi solo i laureati che hanno discusso una tesi nell’anno accademico in corso».

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