Cronaca

E' arrivata ondata di caldo, nel week-end si normalizza

Meteorologo, colpito Centrosud. Nuova 'irruzione' tra 7 giorni

E' arrivata ondata di caldo, nel week-end si normalizza

Redazione Ansa

Sempre più 'anomalo' con temperature molto più alte della media: dopo un inverno 'tiepido', il tempo continua anche in questa primavera a stupire e offre agli italiani una vera e propria estate anticipata a seguito dell'arrivo di una massa d'aria calda dal Sahara. Questa arriverà principalmente al Centrosud dove le temperature supereranno di 10 gradi le medie del periodo. "Fa più caldo - spiega il meteorologo di 3Bmeteo.com, Francesco Nucera - soprattutto nelle zone interne, mentre sulle coste il riscaldamento è meno accentuato". Si tornerà però su valori normali nel week-end, mentre dall'11-12 maggio è prevista una nuova irruzione di aria calda.
    L'ondata di caldo africano in corso, secondo '3bmeteo', raggiungerà il suo apice tra domani e mercoledì quando si potranno superare i 30 gradi su gran parte delle aree interne del Centrosud, con picchi di 35-37 gradi in Sardegna e Sicilia, di 34-36 in Calabria, Campania, materano, Puglia; di 32-33 su Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche. Da giovedì, però, le temperature ritorneranno in calo e ci sarà un graduale ritorno alla normalità: il week-end, insomma, dovrebbe essere più fresco e complessivamente sereno.
    E' però dall'11-12 maggio che arriverà una nuova ondata di caldo e questa volta interesserà le regioni centro-settentrionali, mentre il Sud ne rimarrà ai margini.
    "Vivremo un maggio a montagne russe - sottolinea Nucera - con sbalzi di temperature e ondate di caldo. Sarà una sorta di incastro tra basse e alte pressioni, con queste ultime che portano aria fresca sulle Canarie e sul Marocco e richiamano aria calda dal Nord Africa". Peraltro i periodi di pioggia a maggio, sempre secondo il meteorologo, "saranno sotto la media del periodo. Le precipitazioni maggiori si registreranno su Alpi, Prealpi, alte pianure del Nord e un pò meno le regioni meridionali".
    A determinare questi fenomeni "visti più volte negli ultimi anni" è, secondo il climatologo Giampiero Maracchi, "l'estensione sul Mediterraneo della cella tropicale di Hadley, e cioè dell'aria calda che si forma all'altezza dell'equatore, sale e poi vi ridiscende. E' un movimento - rileva - molto prematuro, in anticipo. Accade però in una fase in cui non farà danni: se ad esempio l'ulivo fosse stato in fioritura, verso metà giugno, allora là avrebbe potuto far danni". L'andamento del clima di maggio fa azzardare agli esperti di '3bmeteo.com' le prime previsioni estive: "al momento - spiega sempre Nucera di 3bmeteo.com - possiamo dire che sarà una stagione più calda dell'anno scorso con meno passaggi instabili".

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