Cronaca

Caso Moro, Ciampoli: "Marini 'offeso'? chiedo intervento del Csm"

"No a personalizzazione indagini.Vicenda Honda, morti i sospettati"

La R4 di via Caetani

Redazione Ansa

L'ex procuratore generale di Roma Luigi Ciampoli ha detto all'ANSA che chiederà un intervento del Csm a sua tutela dopo le affermazioni - che egli giudica "gravemente lesive" della sua figura professionale - fatte sul caso Moro dal magistrato Antonio Marini, che svolge temporaneamente le funzioni di pg dallo scorso mese di novembre, dopo il pensionamento dello stesso Ciampoli.

Nel novembre 2013 l'allora pg avocò l'inchiesta derivata dalle dichiarazioni di un ex ispettore di polizia riguardo alle persone che il 16 marzo 1978 erano a bordo di una moto Honda in via Fani, a Roma, quando le Brigate Rosse rapirono Moro, e decise di trattare personalmente il caso. Marini, ascoltato nei giorni scorsi dalla Commissione Moro, si è detto "offeso" per non essere stato delegato da Ciampoli allo svolgimento di quelle indagini, considerate le sue conoscenze professionali per le precedenti inchieste da lui svolte proprio sul caso Moro.

Inoltre, lo stesso Marini, di recente, ha chiesto al gip e ottenuto la restituzione del fascicolo sulla vicenda, per il quale l'ex pg Ciampoli aveva già rassegnato le conclusioni nell'imminenza del pensionamento. Ciampoli sottolinea che "nelle interpretazioni del Csm la personalizzazione delle indagini e del processo rappresenta un'ipotesi da evitare e a tale linea mi sono attenuto". E, spiegando perché trattenne il fascicolo, aggiunge: "Il dottor Marini, che già in passato, dopo il suo trasferimento alla Procura Generale, aveva chiesto di continuare ad occuparsi del caso Moro, in numerose interviste aveva espresso convincimenti sull'equipaggio della moto Honda, e ciò appariva in contrasto con l'esigenza che l'approccio alle indagini fosse quanto più possibile asettico".

Quanto alle indagini da lui svolte, Ciampoli evidenzia che esse sono state "lunghe e molto rigorose", che egli ha chiesto "l'esercizio dell'azione penale nei confronti di un cittadino straninero" e che "solo la presa d'atto della morte di alcuni sospettati, a cominciare da uno dei due componenti dell' equipaggio della Honda, non ha consentito ulteriori approfondimenti e riscontri. Ecco perché - conclude Ciampoli - ritengo che la nuova attività d'indagine annunciata dal dottor Marini, oltre a destare perplessità sul piano processuale essendo già stata da me depositate le conclusioni, evidenzi unicamente una volontà denigratrice nei miei confronti, contro la quale auspico l'intervento del Csm, dichiarandomi anche completamente a disposizione della Commissione parlamentare Moro per quanto possa contribuire, da parte mia, alla corretta ricostruzione della vicenda e della verità".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it