Medio Oriente

Dor-Dor, come conoscersi tra ragazzi a Teheran

Scambio bigliettini e numeri dall'auto per darsi appuntamento

Redazione Ansa

Scambiarsi bigliettini e numeri di telefono da un'auto all'altra, a Teheran. E' un'abitudine diffusa tra ragazzi e ragazze in alcune strade della capitale, e ora in particolare sull'Andarzgoo, in una delle aree residenziali più ricche a nord della città. Lo fanno i giovani a bordo di automobili potenti e costose, con le ragazze che ci stanno - un po' per gioco e un po' sul serio - a bordo di altre vetture. Un modo per conoscersi, scegliersi, darsi appuntamento, in uno dei caffè o fast-food che non abbondano, ma certo ci sono, nella zona. "Non ci sono molti luoghi per incontrarsi in questo Paese - spiga B., un trentenne che lavora in uno dei fast food più popolari - e la strada è uno di questi. Le ragazze cercano di incontrare quelli che hanno i soldi: per potersi divertire, trovare opportunità, fare conoscenze che poi tornano utili". "Ma alcune lo fanno anche solo per gioco, per vedere quanto sono belle e quanti le notano. Comunque - aggiunge - ormai i bigliettini sono sempre meno: ci si scambia i numeri al volo e li si mette subito sul telefonino".

Non è un gioco poi così spericolato. Quando il traffico rallenta si aspetta il momento buono per accostare la vettura cui si è puntato, oppure la si sorpassa. Il sistema è noto come 'Dor-Dor', ovvero andare in giro. Si può ripercorrere la stessa strada anche molte volte, il divertimento sta anche lì. E poi ci sono i locali, i fast-food o anche i caffè più ricercati, dove si bevono fantasiosi cocktail analcolici.

Fra questi locali ce ne è uno particolarmente popolare, il Burgerland, che appartiene ai componenti di un famoso gruppo pop underground, i Barobax. Alcune ragazze ci vanno magari per poterli incontrare, ma il locale si riempie "a prescindere". "Certo, a volte cercano i musicisti - sorride il manager del posto - ma poi ritornano, perché i nostri hamburger sono i migliori". Fila alla cassa, un display con i numeri per attendere che l'ordinazione sia pronta, un vassoio con i panini incartati, il ketch-up e le patatine proprio come in un McDonald. Dietro al banco, al lavoro, quasi una dozzina di ragazzi pronti a raccogliere ed eseguire le richieste. Qualcuno ha anche una laurea da ingegnere civile. "Non mi piace questo lavoro - risponde - ma lo faccio per vivere. Potrei occuparmi di costruzioni (l'edilizia è uno dei settori in continua espansione nella capitale, con innumerevoli cantieri da cui sorgono pretenziosi palazzoni da 10-15 piani, ndr.) - ma per fare i soldi bisogna averne già prima, in modo da mettere su il proprio business. Costruire e vendere. Così funziona". All'esterno dei locali più frequentati ci sono spesso guardie private che regolano il 'traffico' vigilando su chi sosta in seconda o terza fila. Ma le guardie più temute sono quelle che vigilano sul rispetto delle norme di comportamento islamico, le 'Gasht-e-Ershad' il cui nome significa 'pattuglie per guidare verso le norme islamiche". E il Dor-Dor non è certo visto di buon occhio, visto che prelude a chissà quali incontri, magari in abitazioni private.

Certo, Teheran non è una capitale da movida nè da passeggiate serali, tanto che la vita sociale si svolge per lo più nelle case. Ma negli ultimi anni si sono moltiplicati appunto, insieme ai centri commerciali, anche i caffè che offrono musica, drink analcolici e piatti veloci, come quello del Sam Center nella Fereshte Street, una laterale del chilometrico viale di Valiasr. Arredi ricercati anche nella loro apparente semplicità, offerta e servizio di qualità: quello che cercano sempre di più, i giovani 'bene' e bene istruiti della capitale. 
   

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