Cronaca

Mattarella militari in uniforme Grande guerra per salve cannone

Dal Gianicolo 21 colpi secondo tradizione che risale al 1862

Mattarella e Napolitano

Redazione Ansa

Indossavano l'uniforme della Prima Guerra mondiale - in occasione del centenario della Grande Guerra - i militari dell'Esercito che stamani hanno sparato 21 colpi di cannone a salve dal piazzale Giuseppe Garibaldi, al Gianicolo, nel preciso momento in cui il neo eletto presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pronunciato la formula del giuramento. Ogni colpo di cannone (quattro militari per ciascuno dei sei obici di calibro 105/14) è stato sparato con una cadenza di 30 secondi salutando, cosi, il presidente della Repubblica, capo delle Forze Armate.

La salva di saluto indica lo sparo contemporaneo di più armi da fuoco verso lo stesso bersaglio ed è una manifestazione militare di rispetto: sparando con tutti i propri cannoni, in modo da scaricarli, si dimostra infatti l'assenza di intenti ostili. Il primo documento in Italia che attesta la pratica con la quale con 21 colpi si saluta il nuovo presidente della repubblica, risale ad un Regio Decreto del 1862. Tuttavia, occorre andare ancora indietro nel tempo, ai primi del Seicento in Inghilterra, per trovare le origini di questa tradizione. Al Gianicolo, i militari impiegati in uniforme storica ai pezzi di artiglieria, sono in forza al Gruppo Addestrativo di stanza a Bracciano.

L'obice 105/14 modello fu progettato alla fine della prima guerra mondiale e dal 1957 ha equipaggiato l'Esercito italiano e la maggior parte dei Paesi occidentali.

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