Cultura

Fontana fa suo il Campiello: "La Fenice sembrava in San Siro"

Con 'Morte di un uomo felice', ha avuto 107 voti su 291

Redazione Ansa

Una valanga di messaggi che continuano ad arrivare su Twitter e Facebook, un caloroso gruppo di amici che non hanno risparmiato applausi a scena aperta e i tanti voti, 107, ricevuti dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi per il suo romanzo 'Morte di un uomo felice' (Sellerio). Giorgio Fontana, 33 anni, il supervincitore del Premio Campiello 2014, ha stupito tutti e portato veramente una ventata d'aria nuova al Premio di Confindustria Veneto che ha coronato un nuovo talento. "Abbiamo trasformato la Fenice in San Siro. E' stato molto bello. Stasera lo scriverò sul mio sito", dice all'ANSA Fontana ancora un po' frastornato il giorno dopo la premiazione.

E al Gran Teatro La Fenice erano presenti anche i suoi genitori, in una serata condotta per il secondo anno consecutivo da Geppi Cucciari e Neri Marcorè, che sarà trasmessa da La7 mercoledì 17 settembre alle 23. "E' stato molto bello soprattutto per questa comunità di affetto in cui mi sono sentito immerso e per i miei lettori che mi inviano complimenti, mi scrivono su Twitter e Facebook 'che bello vinca un giovane'. E poi sapevo che il Campiello è un premio trasparente e imprevedibile e i lettori sono sovrani. Io scrivo per loro che sono la cosa più importante", racconta Fontana che oltre ad essere il più piccolo della cinquina della 52/ma edizione è anche tra i più giovani nella storia del premio.

"E' un giovane e da tanto non se ne vedevano così", dice più che felice di questa vittoria Olivia Sellerio, che con il fratello Antonio, i genitori e gli amici ha festeggiato fino a tarda notte lo scrittore. "Non ce lo aspettavamo ma poi fin dall'inizio della premiazione - dice la Sellerio - c'è stato un grande distacco di voti rispetto agli altri finalisti. E' davvero una sorpresa, abbiamo pianto per la felicità. E poi che bella questa atmosfera di goliardia, tutti questi amici che sono la sua famiglia milanese venuta qui a fare la claque. Mi piace anche che questo ragazzo abbia raccontato temi come il terrorismo e i partigiani perchè fa impressione la disattenzione degli scrittori italiani verso la storia recente".

Questo "riconoscimento di fiducia per il futuro, stimolo a fare di più e meglio" - con cui Fontana ha staccato di 33 voti Michele Mari che per 'Roderick Duddle' (Einaudi) ha avuto 74 voti e visto arrivare terzo con 43 voti il favorito Mauro Corona con 'La voce degli uomini freddi' (Mondadori) - ha stupito proprio anche per l'argomento affrontato: il terrorismo politico nella Milano anni '80 con protagonista il giovane magistrato Colnaghi e il ricordo del padre morto in un'azione partigiana. Fontana, che come sua stella letteraria ha Franz Kafka, si è ampiamente documentato ma per lui questa è soprattutto "la storia di un padre e un figlio. Un romanzo esistenziale, da camera, molto privato dove i fatti storici entrano in casa e ti sfasciano la vita" spiega.

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